GEOmedia 1 2018, L'Aerofototeca Nazionale racconta, di Gianluigi Giannella e Carlo Rosa
Frequentando l’Aerofototeca Nazionale (AFN) abbiamo avuto l’occasione di consultare delle aerofotografie storiche dell’area di Roma dalle quali è possibile osservare con notevole nitidezza la morfologia del territorio prima della grande espansione edilizia della città avvenuta nel secondo dopoguerra. L’osservazione stereoscopica delle foto permette di cogliere con grande dettaglio la conformazione della topografia e in particolare anche le forme morfologiche riconducibili alle attività estrattive di materiali da costruzione locali (tufi litoidi, pozzolane e ghiaie).
Si possono rilevare, infatti, sia i fronti delle cave a cielo aperto che gli ingressi delle cave in sotterraneo ancora attive nel momento dello scatto o non ancora obliterate dai fenomeni di colmamento, sia naturali sia antropici, che tendono a ripianare nel tempo la superficie topografica. Altri elementi molto interessanti riportati dalle foto sono gli evidenti collassi da dissesti delle cavità sotterranee abbandonate che possono dare preziose informazio- ni sulle pericolosità geologiche di certe zone del territorio comunale.
Roma infatti è interessata da nume- rosissime ed estesissime cavità sot- terranee di origine antropica, molte connesse a preesistenze archeologiche sepolte (ipogei, mitrei, edifici sepolti, etc.), altre rappresentate da catacombe; ma la maggior parte di esse sono conseguenti all’estrazione di materiali da costruzione...
L’Aerofototeca Nazionale (AFN) del MiBACT-ICCD conserva diversi milioni di foto aeree sull'intero territorio nazionale a par- tire dalla fine dell’Ottocento (http://www.iccd.beniculturali.it/ aerofototeca/; http://www.censimento.fotografia.italia.it/archi- vi/aerofototeca-nazionale/).