ESA - Immagine della settimana: Nairobi, Kenya (17 marzo 2019)

Stella inattivaStella inattivaStella inattivaStella inattivaStella inattiva
 

GEOmedia 1 2019 ESA - Immagine della settimana: Nairobi, Kenya (17 marzo 2019)

La missione Sentinel-2 del programma europeo Copernicus ci porta su Nairobi, una delle città dell’Africa orientale a più alto tasso di crescita.

La popolazione di Nairobi è aumentata in modo significativo negli ultimi 30 anni, con gli abitanti delle zone rurali riversatisi nell’area urbana in cerca di lavoro. La città, visibile al centro dell’immagine, ora conta una popolazione di oltre 3 milioni di individui, con la grande maggioranza distribuita su più di 200 bidonville.

Kibera, che può essere individuata come una chiazza di colore chiaro presso il confine sud-occidentale della città, è considerata la più vasta area dei bassifondi di Nairobi. Molti dei sui abitanti vivono in piccole baracche di fango, con pochi servizi sanitari, mancanza di elettricità ed uso limitato di acqua pulita.

Se da un lato l’immigrazione è fonte di benefici per la città, dall’altro la pone di fronte a sfide di natura ambientale. A causa della sua urbanizzazione , la città si è estesa sugli spazi verdi, come i parchi e le foreste che sorgono nelle sue vicinanze. In questa immagine, in direzione sud sud della città, l’area densamente popolata contrasta con le piatte spianate del Nairobi National Park.

I 117 kmq di aperte pianure erbose sono colorate di marrone chiaro. Nel parco vivono leoni, leopardi, ghepardi ed è un vero e proprio santuario del rinoceronte nero.

Le chiazze scure nell’immagine indicano la presenza di foreste. La foresta di Ngong, ad ovest della città, contiene alberi esotici e nativi ed ospita una varietà di animali selvatici inclusi maiali selvatici, istrici e dik-dik (NdT: specie di antilope).

A nord della città si può individuare la scura foresta di Karura. Nei 1000 ettari di foresta urbana è presente una cascata di 15m ed ospita una varietà di animali tra cui maiali, tragelafi striati, suni e cefalofi di Harvey (NdT: specie di antilope), come pure circa 200 specie di uccelli.

Sebbene l’Africa sia responsabile di meno del 5% delle emissioni di gas serra mondiale, la gran parte del continente subisce un impatto diretto del cambiamento climatico. La rapida crescita della popolazione ed il fenomeno dell’urbanizzazione contribuiscono ad esporre i residenti ai rischi legati al clima.

Il 14 marzo del 2019 ha avuto luogo la prima edizione regionale del One Planet Summit press il complesso delle Nazioni Unite, che si trova a nord della città. Il One Planet Summit, che si svolge nell’ambito della Assemblea delle Nazioni Unite sull'Ambiente, è incentrato sulla protezione della biodiversità, sulla promozione delle energie rinnovabili, sulla valorizzazione della resilienza e sull’adattamento ai cambiamenti climatici.

I dati forniti dalla missione Copernicus Sentinel-2 possono aiutare nel monitoraggio dei cambiamenti delle aree urbane e nei cambiamenti nell’uso del suolo.

Sentinel-2 è una missione a 2 satelliti. Ciascun satellite trasporta a bordo una fotocamera ad alta risoluzione in grado di riprendere immagini della superficie della Terra in 13 diverse bande spettrali.

(Fonte: ESA - Image of the week: "Nairobi, Kenya". Traduzione: Gianluca Pititto)